Dolomiti d’Ampezzo

Natura fondata nella roccia

Asferico 2009 N 31

Nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo la storia della natura e la storia dell’uomo si sono da sempre intersecate, arrivando alla definizione di regole comuni che hanno insegnato e devono continuare a garantire l’uso ecocompatibile di un ambiente unico, recentemente riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Universale dell’Umanità.

Cammino lentamente per salire da Fiammes alle conche terrazzate dell’altipiano di Fanes: ogni volta che percorro questi sentieri, entro in una dimensione antica, quasi mitica dove si “sente”che l’uomo e la Natura possono ancora essere un tutt’uno. Per un fotografo naturalista, non c’è nulla di più salutare che lasciarsi alle spalle la confusione cittadina, infiltratasi fino ai piedi delle Dolomiti con la città di Cortina, per entrare nel regno dei Fanes, l’antico popolo che le leggende ladine narrano abitasse quassù. L’ingresso in questo mondo, sospeso tra il fantastico ed il reale, inizia con l’attraversamento del Ponte Outo, che valica la profondissima forra di Travenanzes, vero fossato invalicabile tra il regno di Fanes ed il resto del mondo. Più sopra, in qualche alta prateria potrò sedermi dietro una roccia per assistere a qualche riunione del “parlamento delle marmotte”; probabilmente, non incontrerò la mitica principessa Dolasilla con la sua corazza bianca o la sua gemella Lujanta, allevata proprio dalle marmotte, ma potrò godermi il cangiare del colore delle rocce dolomitiche con le ore del giorno ed il mio sguardo potrà perdersi nel seguire il volteggiare di un’aquila o le corse pazze dei camosci lungo qualche ripido ghiaione.

L’area SIC ed il Parco

Per fortuna, questo ambiente unico è in gran parte protetto dal Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, in Veneto, e confina a nord con un altro Parco Naturale, quello di Fanes, Sennes, Braies, in Alto Adige. Di fatto, il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo coincide con il Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zona a Protezione Speciale (ZPS) IT3230071, Dolomiti d’Ampezzo, previsto dalla Rete Natura 2000 ed incluso nel Piano Faunistico Venatorio 2007-2012 della Regione Veneto. Il Parco delle Dolomiti d’Ampezzo e quello di Fanes, Sennes e Braies formano assieme un importante comprensorio alpino protetto esteso per 37.000 ettari, con caratteristiche ambientali omogenee. La parte veneta si estende per circa 11.300 ettari, a nord dell’abitato di Cortina ed include i gruppi montuosi del Cristallo, della Croda Rossa d’Ampezzo, del Col Bechei e delle Tofane. Il paesaggio vegetale è dominato dai boschi di conifere, che, col crescere della quota, cedono il passo alle praterie sommitali ed ai massicci dolomitici. L’ambito comprende anche luoghi d’interesse storico che testimoniano la durezza degli eventi bellici risalenti alla prima guerra mondiale, che hanno segnato profondamente anche la morfologia del paesaggio. Ad un passato più lontano, rimandano invece i ruderi di quello che era il castello di Podestagno, situato strategicamente per controllare la stretta via d’accesso della strada d’Alemagna, che collegava il Cadore al Tirolo.

Continua ……..

Articolo completo



error: Content is protected !!